La Verità ci renderà liberi. Sigmund Freud |
Alessandro Motta
ha ottenuto la laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università di Padova, nel 1996.
In seguito, ha superato l’esame di Stato e ottenuto l’abilitazione alla professione di psicologo nel 1998.
Successivamente è giunto il diploma in Ipnosi Clinica, conseguito nel 2003 per la Fondation Ling (oggi, IRHYS – www.irhys.ch) di Losanna, presso l’Ospedale di Malévoz a Monthey.
Persegue, poi, l’autorizzazione cantonale all’esercizio della professione di psicologo, rilasciata dall’Ufficio di Sanità di Bellinzona.
Ha svolto un lavoro psicoterapeutico su se stesso, prima di stampo Junghiano (5 anni) e in seguito Freudiano (9,5 anni).
Ha lavorato come educatore e operatore sociale prima, e come psicologo e psicoterapeuta in seguito, presso varie istituzioni occupandosi dapprima di dipendenze patologiche e successivamente di svariate altre psicopatologie (nevrotiche, psicotiche e borderline).
Si é occupato di testologia (somministrazione e siglatura di test proiettivi come Rorschach, CAT, TAT, Corman, Machover, Koch e intellettivi e neurocognitivi come Bender e Rey) e psicoterapia collaborando con diversi studi medici.
L’esperienza accumulata, la continua messa in discussione attraverso le formazioni, le supervisioni e le intervisioni, unitamente a una sensibilità per le problematiche altrui e una rispettosa empatia, costituiscono tratti fondamentali della formazione psicoterapica.
Le linee ispiratrici, oltre alle illuminazioni fondamentali di Freud, comprendono gli apporti di autori come Green, Winnicot, Klein, Zapparoli, M. Erikson, Jung.
L’impostazione clinica è fondamentale nell’approccio terapeutico.
È così che al fianco della teoria psico-analitica tradizionale trovano un adeguato posizionamento riferimenti alle teorie post-freudiane, a quella junghiana e alle psicoterapie brevi basate sull’approccio eriksoniano all’ipnosi clinica.
L’ipnosi è una pratica attraverso la quale si ottiene uno stato di trance che è particolarmente propizio alla comunicazione con le proprie risorse inconsce. Essa permette di trattare in maniera elegante, e a volte rapida, svariati disturbi che vanno dalla difficoltà a smettere di fumare agli attacchi di panico e ai dolori cronici. Ecco alcuni esempi dove l’ipnosi può essere utilizzata: disturbi psicosomatici (asma, emicranie, ulcera gastro-duodenale, ipertensione arteriosa, psoriasi), preparazione al parto, dolori cronici, nevralgie del trigemino, disturbi del sonno, verruche, stress, disturbi ansiosi o fobici, depressione, ossessioni, disturbi alimentari (come bulimia, anoressia, difficoltà a dimagrire e a seguire una dieta), tabagismo, dipendenze patologiche, sudorazione eccessiva, ogni tipo di disturbo fisico senza origine organica, dispnea, tachicardia etc. L’elenco potrebbe essere molto più lungo, includendo tutte le difficoltà che una persona può incontrare nella vita quotidiana, come anche la preparazione a esami, prove sportive o performance lavorative.
La motivazione a sperimentare l’ipnosi può anche provenire semplicemente dal desiderio di aumentare la propria capacità di gestire le lievi difficoltà della vita, di migliorare il proprio stato di salute generale, di essere aiutati nel cercare di smettere di fumare o anche soltanto dalla curiosità.
L’ipnosi, in particolare quando diventa auto-ipnosi, ci può accompagnare in tutti i momenti della nostra giornata, aumentando il nostro senso di benessere e la propria soddisfazione.